Forbes, la rivista americana di finanza, è entrata anche nel mondo della ristorazione, ed ha chiesto ad un esperto del settore, Kristian Barask Thomson, di selezionare i 12 migliori ristoranti al mondo, in pratica uno per ogni mese dell’anno. Ecco i risultati di questa scelta, nella quale non ci sono ristoranti italiani.

Iniziamo con un ristorante parigino, il “Restaurant A.T.”, che vista la sua recente apertura, solo 8 mesi fa, è ancora abbastanza sconosciuto. Il suo chef è Atsushi Tanaka, giovane ed innovativo. A seguire, il “Geranium” di Copenaghen, che ha come chef Rasmus Koefed. Un altro ristorante europeo è il madrileno “DiverXO”, con uno chef creativo come David Munoz, che con i suoi piatti ha colpito la fantasia di molti. Restando in Spagna, a Barcellona, si trova il “Pakta”, un ristorante “Nikkei”, annoverato tra i migliori del mondo. Spostandoci oltreoceano si trova “l’Atera” di New York, con soli 14 posti nel suo bancone, sul quale lo chef Matt Lightner propone un menù fisso formato da 20 piatti, assolutamente entusiasmante. A Lima, si trova il “Central”, che secondo alcuni ha il migliore chef del sudamerica, Virgilio Martinez.

Con “l’Attica” di Melbourne, si va in Australia, ed a capo della cucina troviamo lo chef neozelandese Ben Shewry autore di menù sofisticati ma di cucina naturale. Più fantasioso il menù che si può gustare al “Minibar” di Washington, dallo chef José Andrés. Dieci soli posti sono la caratteristica del “Sukiyabashi Jiro”, di Tokyo, ristorante già “tristellato” Michelin. Si torna poi in Europa con il “Fäviken Magasinet”, di Jonkoping, in Svezia, dello chef Magnus Nilsson. Per gli ultimi 2 della lista si torna ancora una volta in Oriente, con il “Burnt Ends” di Singapore, dello chef Dave Pynt e con il “Robuchon au Dôme”, di Macao, ristorante con cibo eccezionale ed una eccellente lista dei vini.