Quali sono i migliori green del mondo: il Golf Digest ha stilato una classifica.
Il Pine Valley è conosciuto per il suo design unico e per la sua esclusività: per accedervi bisogna infatti ottenere un invito da uno dei membri.
Rimaniamo negli Stati Uniti per il Cypress Point: amato soprattutto per lo stupendo panorama a picco sull’Oceano Pacifico, in corrispondenza della buca 16.
Il green di Augusta, in Georgia, è stato realizzato grazie al talento di Bobby Jones e Alister MacKenzie. Qui si allestisce il noto Masters Golf.
Lo Shinnecock Hills è il campo da golf più antico degli Stati Uniti. Le sue 18 buche 70 par hanno tenuto impegnati i giocatori più noti del mondo.
Nel panorama mozzafiato delle Mountains of Mourne, sorge il Royal County Down, il golf più antico d’Irlanda; tra tee ciechi e bunker profondi, il gioco qui è stuzzicante.
Il Royal Dornoch è anche uno dei golf più grandi al mondo. Al suo design ha contribuito Old Tom Morris, membro onorario e fondatore del County Down.
Il Royal Melbourne ha ospitato alcuni dei tornei internazionali di maggior pregio; l’ammissione è garantita ai membri provvisti di tessera e lettera di presentazione.
L’Oakmont Country è noto per il suo gioco impegnativo; nasconde più di 200 bunker e strade strette, e ha ospitato 8 US Open.
Al St Andrews si organizzano 11 tornei internazionali. Progettato da Peter Thomson, frequentato dai golfisti di tutto il mondo, è ancor oggi definito ‘The Home of Golf’.
Qui, sono state istituite ben 13 regole del golf: è il Muirfield, ed è ancora interdetto alle donne.