Non sono mai stati così tanti e non sono mai stati così ricchi. Parliamo dei milionari australiani, che quest’anno hanno sbancato la lista dei super ricchi.
In un clima di austerity in molti paesi del mondo, l’Australia si piazza seconda solo agli Usa per numero di miliardari in proporzione agli abitanti.
Al primo posto c’è Gina Rinehart, 58 anni, la donna più ricca d’Australia secondo la rivista Brw, con un patrimonio di 22,6 miliardi di dollari. Regna su un impero delle estrazioni del ferro fondato dal padre e da lei moltiplicato più di 300 volte. Ha persino portato in tribunale i figli, per toglier loro i redditi del family trust, accusandoli di fare troppe vacanze con i soldi che lei guadagna.
Al secondo posto troviamo Clive Palmer. Ha sostenuto che la Cia si è infiltrata in Australia, dove avrebbe convinto i Verd, movimento ambientalista, a boicottare le sue aziende di carbone; recentemente ha annunciato che costruirà il Titanic II per i cinesi. Ancora più litigioso della Rinehart, Palmer ha inserito su Who’s Who, alla voce passatempo preferito, “fare causa”. E difatti, di causa in causa, il suo impero ha superato i 5 miliardi di dollari.
Al terzo posto il più giovane di tutti Nathan Tinkler, classe 1976, il più ricco sotto i 40 anni. Lavorava come elettricista in una miniera di carbone, è riuscito a farsi prestare un milione di dollari e in due decadi l’ha raddoppiato.
Non tutti sono operanti nel settore minerario. Molti sono diventati ricchi attraverso finanza, imperi immobiliari o arte. Alcuni infatti hanno aperto gallerie di arte contemporanea, come Kerr e Judith Neilson con la White Rabbit di Sydney, meraviglioso spazio dedicato agli artisti contemporanei cinesi, o Gene e Brian Sherman con la Sherman Foundation. Richard Walsh invece ha costruito quello che oggi è il museo di arte contemporanea più innovativo d’Australia, il Mona.