In principio fu il Salone dell’auto di Ginevra del 1963. Poi alcune esperienze sportive poco fortunate, un lungo oblio, e il ritorno nei primi anni ’10. Dopo quasi mezzo secolo di alterne fortune il marchio automobilistico ATS (Automobili Turismo Sport) sembra davvero pronto a spiccare il volo, rinascendo dalle proprie ceneri come una novella Fenice. In un comparto, quello delle supercar, dominato in Italia dal “duopolio” Ferrari-Lamborghini, ATS sembra pronta a far saltare il banco proponendo la ruggente Wild Twelve. Ad annunciarla sono Piero Jacometti, imprenditore già attivo nel settore automobilistico e fresco acquirente del marchio, e il leader di Torino Design Roberto Piatti, curatore delle linee estetiche della nuova nata in casa ATS. La super-sportiva presenta alcune caratteristiche simboliche del marchio novarese, come il motore in posizione centrale e la trazione integrale. Già note alcune caratteristiche prestazionali: il cuore pulsante della nuova Wild Twelve sarà infatti un V12 3.8 da 860 cavalli, con alimentazione ibrida e trasmissione a 9 marce.
I primi dati diffusi dalla casa madre parlano di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,6 secondi, e da 0 a 200 in 6,2, con massimale di velocità pari a 390 km/h. Prestazioni da urlo, raggiungibili anche grazie a un’altra caratteristica intrinseca dei prodotti ATS, la leggerezza. L’auto peserà infatti solo 1450 chili, grazie a una struttura in fibra di carbonio. La Wild Twelve sarà italiana fino in fondo, assemblata negli ex stabilimenti Bugatti di Campogalliano, nel Modenese, con a capo l’ingegner Materazzi, anch’egli ex Bugatti. Nascerà un vero “terzo polo” con Ferrari e Lamborghini? Ancora una breve attesa e questa domanda avrà risposta.