home Architettura, Milionari Notre Dame in fiamme: gara di solidarietà tra colossi del lusso

Notre Dame in fiamme: gara di solidarietà tra colossi del lusso

Gara di solidarietà tra colossi del lusso per finanziare la ricostruzione della cattedrale di Notre Dame dopo il devastante incendio in cui sono crollati il tetto, la guglia e parte della volta della navata centrale.

 La famiglia del magnate francese Francois-Henri Pinault ha fatto sapere che donerà ben 100 milioni di euro per riportare al suo splendore questo gioiello del patrimonio artistico e culturale mondiale. Pinault è presidente e ceo di Kering, gruppo cui fanno capo i brand Gucci, Saint Laurent e Balenciaga. Il contributo arriverà dalla società di investimenti della famiglia Artemis.

La generosa offerta di Pinault è stata presto raggiunta da quella di Bernard Arnault, proprietario del gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy (LVHM), che ha messo sul piatto 200 milioni di euro per la ricostruzione. Arnault, considerato da Forbes il terzo uomo più ricco del mondo, è infatti anche un grande appassionato e collezionista d’arte  e può contare su di un impero che controlla oltre 70 marchi, tra cui Louis Vuitton, Fendi, Christian Dior e Bulgari, oltre a Moet Hennessy, Kenzo, Guerlain, Céline e Sephora.

Per ora sono questi i nomi più conosciuti che hanno prontamente risposto all’invito del presidente Emmanuel Macron per la ricostruzione dell’edificio, tuttavia chiunque potrà partecipare alla grande colletta internazionale che verrà lanciata martedì 16 aprile, in parallelo alla compilazione dell’inventario di ciò che è stata salvato dalle fiamme e di ciò che, invece, è andato distrutto.

Purtroppo serviranno grandi sforzi, non solo economici, per far rivivere la famosa cattedrale: Eric Fischer, direttore della fondazione dell’Opera Notre Dame, ha sostenuto che serviranno decenni per ricostruirla.

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