In questo breve articolo cercheremo di farci un’idea sulle splendide strutture in costruzione in vista della prima Football World Cup ospitata in Medio Oriente. Il Qatar ha battuto l’Australia, il Giappone, la Corea del Sud e gli Stati Uniti ottenendo i diritti di hosting dei Mondiali 2022 e l’intenzione degli organizzatori è di dar vita al più grande evento sportivo mai visto. Fin dall’inizio bastava dare un’occhiata ai rendering degli stadi in costruzione per capire la portata delle strutture, molte delle quali sono già state completate. Strutture sofisticate e sorprendenti che ci portano a compiere un salto nel futuro ma senza dimenticare la tradizione del mondo arabo.
Sono trascorsi pochi mesi dalla conclusione della FIFA World Cup 2018 in Russia e già tutti gli sguardi sono rivolti al Qatar. L’aspettativa è sicuramente molto alta, il Qatar è una piccola nazione del Golfo, ma si tratta di un Paese al quale da tempo tutti associamo il concetto di lusso, design ed opulenza. Senza dubbio, ci si aspetta un evento indimenticabile per il 2022 e gli organizzatori non hanno intenzione di deludere le nostre aspettative, anche grazie a stadi faraonici che sicuramente ci lasceranno a bocca aperta.
Come sappiamo il Qatar sarà la prima nazione araba ad ospitare la World Cup, rompendo la tradizione con un evento invernale, in modo da evitare il caldo estivo tipico del Paese. La Word Cup tenutasi in Russia ha rappresentato una bellissima occasione di spettacolo ed intrattenimento oltre che di sport e competizione e dai Mondiali del 2022 ci si aspetta un risultato ancora maggiore. Per la regione del Qatar questa è un’importantissima occasione di crescita economica e culturale: per ora si è spesso parlato delle condizioni estreme dei lavoratori, che hanno alimentato critiche e polemiche a livello internazionale. L’intervento della United Nations’ International Labour Organization (ILO) ha cercato di risolvere la questione puntando a maggiori tutele per i lavoratori esteri approvate con il consenso del Governo. Sono infatti oltre 26,000 le persone coinvolte nella costruzione delle strutture interessate che hanno beneficiato dell’accordo che prevede il rimborso di più di 14 milioni di dollari ai numerosi lavoratori che inizialmente sono stati costretti a pagare una tassa di assunzione prima di trasferirsi in Qatar (per la maggior parte immigrati provenienti da paesi come Nepal, India e Bangladesh).
Per calciatori e tifosi lo stadio rappresenta un luogo iconico, da sogno, ma per alcuni degli operai che hanno lavorato a quelle strutture sono di certo legati a scenari da incubo. Amnesty International, da subito schierata con i lavoratori, ha denunciato infatti fin dall’inizio gli abusi (economici, fisici, verbali) subiti dai lavoratori, contribuendo fortemente a combattere lo sfruttamento del lavoro migrante.
Intanto la costruzione degli innovativi stadi previsti procede senza sosta: si tratta di edifici avveniristici, dotati di sofisticati impianti di aria condizionata con l’ausilio di tecnologie in grado di raffreddare l’aria senza produrre carbonio.
L’obiettivo degli organizzatori è inaugurare tutti gli stadi entro il 2020. Ma vediamo più da vicino queste futuristiche strutture:
Il Khalifa International Stadium si trova vicino all’iconica Torch Tower, ed è stato inaugurato di recente dopo diverse migliorie e modifiche. Costruito nel 1976 a Doha, ha una capacità di 40,000 posti ed ha già ospitato la Gulf Cup, gli Asian Games e l’ AFC Asian Cup.
Al Wakrah Stadium: si trova nella città di Al Wakrah, nel sud, può ospitare fino a 40,000 persone. L’ingresso principale affaccerà su di una piazza armonizzata con il parco che ospita la struttura e sarà dotato anche di una piscina a tema, una spa ed un centro commerciale.
Lusail Stadium: Un mastodontico impianto (in grado di ospitare più di 80.000 spettatori) che si trova nella città di Lusail, a circa 23km a nord di Doha. Ospiterà sia la cerimonia di apertura dei Mondiali sia la finale. Progettato dalla società britannica Foster & Partners, sarà circondato da una sorta di “fossato” il quale garantirà l’accesso al pubblico. La copertura del tetto è mobile, in base alle necessità, e la forma ricorda vagamente le vele di una barca “dhow”. La struttura seguirà una rigida strategia ambientale per la sua costruzione e, anche per questo, rappresenta il fiore all’occhiello del comitato organizzativo.
Al Bayt Stadium: Si trova nella città di Al Khor può contenere fino a 60.000 tifosi. Il suo aspetto ricorda una delle tende utilizzate nel deserto del Qatar. La costruzione della struttura è stata affidata ad una società italiana, la veneta Cimolai. La struttura sarà esternamente coperta in tessuto nero, una strategia atta a tollerare meglio il clima locale, e sarà affiancata da un parco, un ospedale ed un centro commerciale.
Education City Stadium: Si tratta di una struttura affascinante, dalla forma di un diamante scintillante sia di giorno sia di notte. Situato nella periferia di Doha è proprio vicino alle più importanti università della nazione. Dopo aver ospitato i quarti di finale, l’arena verrà ridotta della metà: 20.000 posti verranno donati per la creazione di stati in paesi in via di sviluppo mentre la struttura restante verrà dedicata alle squadre accademiche.
Al Rayyan Stadium: Al Rayyan è la seconda città più popolata del Paese e, per realizzare questa struttura, è stato recuperato il luogo in cui sorgeva il vecchio stadio Ahmed Bin Ali, ovvero il precedente stadio del Qatar’s Al Rayyan Sports Club. Avrà una capacità di 40,000 posti e la ristrutturazione prevede un’enorme facciata multimediale grazie alla quale trasmettere notizie, video ed aggiornamenti.
Al Thumama Stadium: un’altra struttura da 40,000 posti, situata vicino allo skyline di Doha, vicino al mare. Esteticamente possiamo definirlo come la raffigurazione architettonica del tradizionale “gahfiya”, un copricapo tipico degli uomini arabi. Un’originale soluzione che ha vinto l’Architectural Review Future Projects Award.
Ras Aboud Stadium: costruito sul Golfo, dominerà lo skyline di Doha ed ospiterà fino a 40.000 tifosi. Al termine dei Mondiali verrà completamente smantellato e riutilizzato per progetti sportivi e non.