Il 62enne Matthias Müller, è l’uomo su cui punta il gruppo tedesco, per uscire dal terremoto delle emissioni truccate, a sette giorni dallo scandalo è infatti divenuto il nuovo amministratore delegato.
Müller originario della Sassonia ha grandissima passione ed esperienza nel settore automotive, infatti dopo aver completato gli studi superiori ha esordito come apprendista in Audi.
All’apprendistato del 1977, seguono continue promozioni ed incarichi di sempre maggiore responsabilità. Porsche, lo sceglie come guida ed amministratore ed egli ripaga la fiducia della proprietà con risultati impressionanti grazie ai quali, il marchio dovrebbe raggiungere le 200.000 unità immatricolate. Il marchio, dunque sotto la guida di Matthias, è divenuto un costruttore di vetture premium esclusive, con un guadagno di circa 16.500 euro per ogni vettura venduta, potendo così prevedere utili pari circa a 3 miliardi di euro.
Matthias Müller, dopo i traguardi raggiunti, era considerato da molti esperti del settore come il sicuro successore dell’amministratore delegato Winterkorn, su cui pendono le accuse di truffa.
Il suo curriculum e le sue vittorie parlano da sé, e nel quartier generale Volkswagen il suo nome era già stato citato molto lo scorso aprile, quando a causa di contrasti all’interno dell’azienda si era fatta avanti l’ipotesi di una rimozione dall’incarico di Winterkorn.