Anni addietro, quando la comunicazione digitale ancora non aveva invaso il nostro quotidiano, la conoscenza umana era interamente racchiusa nei cari vecchi libri.
Alcuni di essi, valgono più di un tesoro, specialmente se si tratta di volumi unici e introvabili.
Guida la classifica, dei libri più costosi al mondo, la Bibbia di Gutenberg che detiene anche un altro primato: quello di essere il primo libro stampato a caratteri mobili. Furono circa 1.800 le copie messe in circolazione nel 1456 e di queste molte andarono andate perse o danneggiate. Sono solo venti, secondo gli esperti, le copie intatte e il loro valore è di circa 30 milioni di dollari a volume.

Occupa la seconda posizione il Codice di Leicester, un manoscritto composto da 72 pagine ove sono riportati tesi scientifiche e bozze di Leonardo da Vinci. Questo volume ha avuto un passato tortuoso: risale al 1717 l’acquisto da parte di Thomas Coke, Conte di Leicester, nel 1980 cambiò proprietà e nome, divenendo il Codice Hammer. Nel 1994, ritornò al suo massimo splendore, quando ad acquistarlo fu Bill Gates, per 30,8 milioni di dollari, restituendogli fama, prestigio ed anche il nome originario.

Al terzo posto troviamo la prima edizione delle opere di Shakespeare (First Folio), pubblicata nel 1623. Il volume composto da 900 pagine venne pubblicato solo alcuni anni dopo la scomparsa dell’autore.

Nel 2008 vennero ritrovate le 228 copie rimaste, con un valore complessivo compreso tra i 15 e i 22 milioni di dollari.