Negli appena trascorsi 27 e 28 giugno si è conclusa in quel di Hong Kong la stagione delle aste in casa Antiquorum: una conclusione con i fuochi di artificio, con quasi 10 milioni di euro di incasso e 732 lotti in asta, per la gioia dei collezionisti di antichità di tutto il mondo e in particolare italiani, britannici, statunitensi, svizzeri e cinesi.

Il prezzo di vendita più alto è stato quello dell’orologio da polso Patek Philippe Ref.5033P in platino e diamante, aggiudicato dopo una lunga serie di rilanci da un acquirente connesso dal web per la cifra di 636 mila euro. Il presidente e CEO di Antiquorum Evan Zimmermann ha espresso soddisfazione e si è detto impressionato dal costo finale del prezioso orologio.

Il Ref.5033P non è stato l’unico orologio dell’azienda svizzera a raggiungere cifre vertiginose: tra i prodotti della casa madre di Ginevra un risultato notevole è stato raggiunto dal Ref.2499 in oro con cronografo e calendario (425mila euro) e da un Nautilus Jumbo in platino e rubino, venduto per ben 277mila euro.
Il Ref.2499 è stato inoltre il secondo lotto per costo: sull’ultimo gradino dell’ipotetico podio un Rolex Daytona in oro del 1969, pagato ben 333mila euro.

Sono inoltre significativi i risultati ottenuti da modelli Audemars Piguet (249mila euro) e Girard-Perregaux (158mila euro).
Per quanto riguarda gli orologi da taschino spicca un Audemars Piguet del 1991 in platino e diamanti, venduto a 116mila euro.
Dopo la pausa estiva Antiquorum tornerà in autunno a New York, il prossimo 30 settembre.