In Italia per ambire ad uno stipendio più alto bisogna puntare la bussola verso Nord-Ovest. A tracciare la mappa delle regioni che pagano gli stipendi più alti è l’ultimo rapporto di OD&M consulting, che nell’era del lavoro nomade è un vero e proprio navigatore dell’occupazione.

Tradizionalmente è il Nord ad offrire stipendi più alti, mentre il Nord-est si rivela più ricco di iniziative ed imprese. Per i dirigenti la regione che paga di più è il Trentino-Alto Adige, che con una media di 118.744 euro per manager, occupa le posizioni più alte, determinate da una politica occupazionale che mira ad attrarre talenti sul territorio e pertanto deve offrire condizioni competitive. Tra le province, la più generosa con i dirigenti è quella di Bolzano che si colloca al primo posto staccando Milano.
Maurizio Riolfatti, presidente di Federmanager dell’Alto Adige, associazione che riunisce più di 350 dirigenti spiega: “secondo i nostri dati, i compensi dati ai manager altoatesini oscillano tra gli 80 ed i 140 mila euro. Gli imprenditori qui, a differenza che nel resto d’Italia, cercano manager in grado di parlare perfettamente sia inglese che tedesco oltre alle competenze professionali specifiche.”

Tra questi ricchi manager ricordiamo Gottfried Tappeiner, ha 58 anni ed è nato a Merano. Ha seguito lo sviluppo del Pensplan, il progetto della Regione Trentino Alto Adige per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare a carattere locale. Nominato dalla giunta regionale, aveva un compenso di 110 mila euro lordi l’anno ai quali si aggiungono 150 euro di gettone di presenza a seduta.
In questi anni ha collaborato con l’ex presidente del consiglio regionale Rosa Thaler ed è stato stretto collaboratore dell’attuale assessore provinciale Martha Stocker che, nella precedente legislatura, era assessore alla previdenza in Regione. Accanto al ruolo di manager pubblico, Tappeiner ricopre quello di docente universitario ad Innsbruck.