Sarà stato il bel video che ha inaugurato l’asta, quello risalente agli anni Sessanta con Liz che al telefono con Richard Burton gli chiedeva di acquistare per lei un gioiello. Fatto sta che l’asta di gioielli di Elizabeth Taylor da Christie’s New York ha battuto il precedente record con il suo incredibile incasso finale di 116 milioni di dollari.
Più del doppio della cifra precedente, ottenuta dall’asta dei gioielli della duchessa di Windsor nel 1987 a Ginevra, che totalizzò 50 milioni di dollari.
La collana del Cinquecento “la Peregrina”, è stata venduta per quasi 12 milioni di dollari. Ma l’aspetto più sorprendente, che ha suscitato i ripetuti applausi alla serata, è stata la distanza fra cifra stimata e cifra battuta per ogni gioiello. Per esempio, il lotto numero 56, il rubino Taj Mahal incastonato in una collana d’oro di Cartier, è stato venduto per 8,8 milioni di dollari, vale a dire 20 volte circa la cifra stabilita. Oppure gli orecchini di Kunzite, ametiste e diamanti venduti per 18 volte il loro valore iniziale, cioè 386mila dollari. Insomma, da un’asta dalla quale ci si aspettava un incasso di circa 30 milioni di dollari ne sono stati ricavati quasi 116.
una parte di questi, come preannunciato, andrà a finanziare le attività della Taylor Aids Foundation.
La diva dagli occhi di ametista ha ricevuto dai suoi numerosi mariti regali favolosi. Tra questi una spilla zoomorfa per una première, una lunga collana orientaleggiante per un compleanno, perfino degli anelli di diamanti per una partita vinta a ping pong, tutti dall’amatissimo Richard Burton. Ogni scusa era buona per ricoprire d’oro e gemme la bellissima interprete di “Cleopatra”, film del 1963 che fu galeotto per la Tayolor e Burton, entrambi allora già sposati con altri partner. La diva che molto ha amato gli uomini, fino ad accumulare ben 8 matrimoni e relativi divorzi, ha investito d’amore, stavolta senza crepe e rotture, anche i gioielli, una passione che ha raccontato nel libro “My Love Affair with Jewelry” del 2002. E un altro libro, “Furious Love“, di Sam Kashner e Nancy Schoenberger, dedicato stavolta al turbolento rapporto con Burton, ispirerà il film sulla vita di Liz, che la Paramount ha già annunciato, facendo il nome del regista Martin Scorsese.
