Le idee made in Italy di successo, le startup che hanno realizzato la tanto agognata «exit», attraverso la vendita o la quotazione in Borsa, corrono sulla Rete. E permettono, spesso con pochi colpi di mouse, di facilitare la vita ai loro utenti. Per questo sono apprezzate. Talmente apprezzate da far gola ai colossi dell’hi-tech, disposti a contendersele a suon di milioni di euro.
Scopriamo insieme le start-up vincenti del Bel Paese:
Triboo Media
Nata nel 2005 a Milano da Alberto Zilli e Giulio Corno, è una società specializzata in pianificazione di strategie per la pubblicità online. Si muove su tre direzioni: attività editoriali, pubblicità online e offerta di prodotti con forme di ricavi Cpm (costi per mille) e Cpc (costi per click). Quotata all’Aim (Alternative investment market) il mercato di Piazza Affari dedicato alle piccole e medie imprese a Marzo 2014, ha raccolto con la sua quotazione 64 milioni di euro.
Facile.it
Nata nel 2010 a Milano da Mauro Giacobbe e Angelica Pellizzari, è uno dei portali più noti in Italia per comparare le tariffe assicurative, conti correnti, tariffe telefoniche, bollette di luce e gas. Nel 2011 cresce dopo un investimento della holding italiana Quattordicesima, di proprietà della famiglia Berlusconi. Nel settembre del 2014 la società è stata comprata al 75% da Oakley Capital, società di investimenti quotata a Londra, per 100 milioni di euro.
Pizza Bo
A Bologna un gruppo di studenti fuorisede, sulle pizze da asporto ha costruito una società gioiellino da 240mila utenti. Sono bastati un’idea, un po’ di dimestichezza con il web, e un investimento iniziale di poche decine di migliaia di euro. Stiamo parlando di Pizzabo.it, il sito per ordinare pizze con un clic, nato da un’intuizione di un programmatore 29enne, Christian Sarcuni. Il colosso tedesco dell’e-commerce Rocket Internet per rilevare Pizzabo.it avrebbe sborsato 55 milioni di euro.