Memphis, noto anche come Gruppo Memphis, Memphis Design o Memphis Milano, è stato un collettivo italiano di design e architettura fondato da Ettore Sottsass, attivo tra il 1981 e il 1987.
Il gruppo emerse come uno dei massimi esponenti della scena postmodernista degli anni ottanta, grazie a progetti audaci che traevano spunto dal design passato e presente; suoi tratti distintivi furono il ricorso a colori vivaci e forme geometriche, con un sapiente recupero del kitsch.
La genesi di Memphis affondò le sue radici nell’approccio sperimentale al disegno industriale che Ettore Sottsass e Michele de Lucchi avevano portato avanti, alla fine degli anni settanta, durante la loro esperienza all’interno dello Studio Alchimia e la contemporanea vicinanza ai concetti del design radicale. Il collettivo vero e proprio nacque da un incontro informale organizzato da Sottsass nella sua casa milanese l’11 dicembre 1980, per discutere generalmente di nuove forme espressive legate al design; assieme a de Lucchi, parteciparono all’invito i colleghi Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini e Martine Bedin. Insieme, decisero di creare un gruppo di lavoro come reazione allo stile di design che aveva caratterizzato gli anni settanta, molto minimalista, ritenuto senza personalità e caratterizzato da un aspetto patinato e da colori poco brillanti, soprattutto dal nero.
Il nome del gruppo venne ispirato da una canzone di Bob Dylan, Stuck Inside of Mobile, più volte ascoltata nella serata, e che durante la riproduzione si era inceppata sulla frase «with the Memphis Blues Again»; questo venne scelto per le sue diverse implicazioni, dato che era sì il nome della città natale di Elvis Presley ma anche della capitale dell’Antico Egitto, evocando così delle ironiche suggestioni tra alta e bassa cultura.
Tra gli addetti ai lavori, il percorso intrapreso da Memphis produsse reazioni contrastanti, mentre il pubblico accolse positivamente le sue manifestazioni postmoderniste, in perfetta sintonia con la cultura post-punk dei primi anni ottanta che trovò germinazione anche nell’arte e nell’architettura di quel decennio. A differenza del freddo “buon gusto” fin lì imperante col modernismo, il nuovo e vivace linguaggio di Memphis colpì l’opinione pubblica, guadagnandosi l’attenzione e le copertine delle maggiori riviste del pianeta.
Nonostante il successo, il movimento era già stato concepito come un qualcosa di fugace e senza futuro. Sottsass lasciò il collettivo da lui fondato già nel 1985 e, esaurito il suo scopo – ovvero quello di contrastare con uno stile molto aggressivo il design minimale dell’epoca, influenzando lo sviluppo di quello moderno.
Il gruppo si sciolse definitivamente nel 1988.