Il nome di Howard Shultz è del tutto sconosciuto alla maggior parte delle persone, al contrario di Starbucks, un nome che in tutto il mondo significa caffè.
Egli è il proprietario e fondatore di Starbucks ed ha creato tutta la sua fortuna partendo da zero.
Nasce nel 1953 in una famiglia ebraica a Brooklyn. La famiglia è povera ma Howard riesce ad andare al College aggiudicandosi una borsa di studio grazie alle sue doti sportive.
Nel 1983 durante un viaggio in Italia, a Milano, la svolta che segna il destino del futuro miliardario. Howard rimane stupefatto del numero di caffetterie che incontra ad ogni angolo. Gli italiani sembravano avere eletto come luogo di incontro la caffetteria. Nei bar-caffè italiani le persone chiacchieravano tra loro e, oltre a bere un caffè eccellente, socializzavano e familiarizzavano. I 200.000 bar-caffè sparsi in tutta Italia erano una piazza pubblica dove la gente poteva socializzare.
In seguito mette su un’attività e apre un punto vendita di Starbucks (che all’epoca aveva solo 60 negozi). Si fa notare fino a diventare CEO dell’azienda: siamo nel 1987. Sotto la sua guida l’azienda apre 16mila punti vendita nel mondo.
Oggi, nessuna azienda vende più bevande al caffè a così tante persone e in così tanti luoghi del mondo come Starbucks (gli unici due paesi nei quali non è presente sono la Mongolia e l’Italia). Apre un nuovo negozio ogni 12 ore e attrae circa 44 milioni di clienti ogni settimana.
Oggi Howard, a 60 anni, ha un patrimonio di 2 miliardi di dollari e si colloca alla posizione 828 della lista delle persone più ricche del mondo.