Da una ricerca condotta agli inizi del 2015, emerge come la città più cara al mondo sia la capitale dell’Angola. Le città più costose del mondo si trovano principalmente in Asia e nell’Europa occidentale, secondo il Sondaggio Mondiale sul costo della vita svolto dall’Intelligence Unit dell’ Economist.
Fondata nel 1575 da un esploratore portoghese, a lungo uno dei principali porti per il mercato degli schiavi, quindi sconvolta da due guerre di seguito, quella coloniale per ottenere l’indipendenza dal Portogallo e quella civile che ha diviso in due il paese, la capitale dell’Angola non è la prima meta che viene in mente a uno straniero quando si pensa a lusso e spese folli. Eppure Luanda risulta la città più cara del mondo: più di New York, Londra, Tokyo, tanto per citarne tre comunemente associate con un proibitivo costo della vita. A Luanda un paio di jeans costa 247 dollari, oltre quattro volte di più che a New York, per cui perfino a uno straniero danaroso conviene comprarli prima di partire per il continente nero.
A Luanda, per esempio, l’affitto di un appartamento con due camere da letto costa 6.800 dollari al mese e quello di una casetta con tre camere da letto arriva a 15.800 dollari al mese, più che da ogni altra parte, a qualunque latitudine, e il motivo è semplice: di residenze appropriate per gli espatriati ce ne sono poche e quelle che esistono hanno i prezzi alle stelle.
Tokyo esce per la prima volta dalla “top 10”, principalmente per il calo di valore dello yen, Londra è al dodicesimo posto, New York al sedicesimo. E il maggiore passo indietro, da un anno all’altro, lo ha fatto Mosca, scendendo dal nono al cinquantesimo posto, come conseguenza della caduta del rublo a seguito dell’imposizione delle sanzioni occidentali. Per cui, da questo punto divista, l’Occidente si è fatto un favore: aprire un ufficio nella capitale della Russia, adesso, costa molto meno. Quasi un affarone, rispetto a quanto costa aprirlo a Luanda.