L’orologio più caro del mondo è stato battuto, nel corso di un’asta tenutasi a Ginevra da Sotheby’s, per la strabiliante cifra di 23,2 milioni di franchi svizzeri, corrispondenti a 24 milioni di dollari.
La cifra costituisce la più alta somma che sia mai stata battuta ad un’asta per un orologio meccanico.
L’esclusivo orologio da tasca fu progettato da Patek Philippe negli anni ’30 per un suo collezionista, il banchiere americano Henry Graves. Questi voleva infatti superare un altro collezionista, il suo rivale James Packard, fondatore dell’omonima casa di produzione automobilistica.
La costruzione del complicato orologio ginevrino richiese 7 anni di studi, prima di essere definitivamente ceduto a Graves, nel 1933, per la cifra di 60 mila franchi svizzeri, ovvero l’equivalente di 15 mila dollari del tempo.
L’orologio battuto da Sotheby’s si compone di due facce che pesano oltre mezzo chilo e presenta una cassa dallo spessore di 3,6 cm e dal diametro di 7,4 cm. Il prezioso orologio da tasca, realizzato in oro giallo, contiene 24 complicazioni e 920 parti che lo rendono un oggetto multifunzionale. Contiene infatti un calendario perpetuo e preciso fino al 2100, un allarme con svariate suonerie, l’indicazione dell’ora in cui sorge e tramonta il sole e una rappresentazione del cielo di New York. Il costoso oggetto consente inoltre di calcolare la divergenza tra il tempo civile e quello solare, tramite l’equazione del tempo.
L’orololgio restò a lungo un esclusivo capolavoro di alta orologeria fino a quando la maison ginevrina, in occasione del suo 150º anniversario, decise di realizzare una serie di piccoli orologi con 33 complicazioni.